La libertà del corpo

Libertà del corpo (area bioenergetica)

Copyright, estratto dal libro Psicologia della Libertà, Edizioni Mediterranee, Roma

La libertà del corpo è qualcosa che si conquista. Persino imparare a camminare, o a mangiare da soli, è una conquista e deve essere letteralmente “imparata”.

Se poi vogliamo essere liberi di correre o fare sport impegnativi, allora è davvero il caso che per ottenere questa libertà, mettiamo il corpo, il nostro corpo, al centro di un serio piano di allenamento, alimentazione, recupero, e lo trattiamo come macchina delicata, evitando di romperlo.

Qui diventa fondamentale distinguere tra stimoli allenanti (un buon allenamento, anche duro, e progressivamente impegnativo, fa bene) e stress inutili (intasarsi di smog, di stress relazionale, di climi tossici, non fa bene, mai).

La libertà corporea è condizionata dalle nostre credenze e abitudini sul funzionamento del corpo e del rapporto corpo-mente. Questo sfondo di conoscenze è spesso viziato da enormità di errori e informazioni dissonanti assorbite dalle fonti più disparate, riviste, media, amici, parenti.

Rispetto al corpo, esiste ogni tipo di atteggiamento e il suo contrario, per cui andiamo dai vegani che rifiutano ogni fonte di cibo legata agli animali (definendo il latte “sangue bianco”), ai fan delle proteine ad ogni pasto (mangio ogni cosa che abbia due occhi e un naso), dai fautori dello yoga del respiro ai praticanti di Mixed Martial Arts e dell’allenamento estremo. E non sto giudicando queste discipline, ne pratico parecchie. Ma è bene essere coscienti di cosa si fa con il proprio corpo e di quali effetti ne verranno.

Per cui, spendiamo tempo a curare la nostra macchina corporea, alleniamola, curiamola, diamogli attenzione. Ci ripagherà!

Mai dare per scontato niente. Un buon coach, deve verificare eventuali squilibri sul piano corporeo e biologico che impediscono all’individuo di avere un corpo libero, flessibile, sano, e uno stile di vita in cui il corpo va usato, gli va fatta manutenzione, va curato, e non solo abusato.

La libertà è anche alzarsi sulle proprie gambe e avere un corpo che ti porti dove vuoi e non ti faccia da ostacolo o palla al piede. E per quanto la vecchiaia, gli handicap, le malattie, non aiutino, l’attenzione al corpo e il lavoro allenante ha sempre una sua dignità, in qualsiasi condizione si sia.

Per vedere qualche riferimento, qui un primo trailer.

Per chi vuole approfondire… qui il link al libro sul sito della casa editrice Mediterranee

L’importanza del “sudare” e far lavorare il corpo con intensità almeno una volta alla settimana

Perchè inserire nella vostra settimana un allenamento medio-intenso in cui arrivate a sudare. Perchè allenarsi sudando fa bene? Allenarsi bene arrivando a sudare aiuta la salute.

Sapete anche in che misura la risposta immunitaria aumenta con l’innalzamento di un grado della temperatura corporea? La sorprendente risposta è: del 500-600 per cento.

Se cioè la temperatura aumenta di un solo grado, la forza immunitaria è moltiplicata per cinque o sei volte. Al contrario, la risposta immunitaria cala del 30 per cento se la temperatura scende di 1 °C. Se in caso di raffreddamento subentra la febbre, si tratta di una reazione di difesa dell’organismo volta a rinforzare le difese immunitarie mediante l’aumento della temperatura corporea. Per cui, sudare allenandosi, 1 volta la settimana, ben coperti, fa bene.

Per approfondire, un estratto dal libro “Il Potenziale Umano” aiuta a comprendere i meccanismi della nostra vita biologica:

Il training bioenergetico

Copyright, estratto dal libro di Daniele Trevisani “Il Potenziale Umano“, Franco Angeli editore.

______

Per realizzare lo sviluppo bioenergetico è necessario conoscere i meccanismi descritti – in particolare i meccanismi di supercompensazione, carica e scarica, e limiti fisiologici al training e le catene energetiche.

È quindi necessario applicare tecniche in grado di agire sui diversi distretti o sull’energia complessiva organismica.

Il training bioenergetico consiste quindi in attività finalizzate a far crescere e ottimizzare i livelli energetici, tramite:

  • interventi localizzati su un singolo distretto/sistema, es.: tecniche di respirazione, tecniche di sviluppo muscolare, tecniche per l’elasticità articolare, e altre (lavoro sulle economie locali dell’organismo);
  • interventi di ottimizzazione, revisione o gestione complessiva dello stile di vita (lifestyle training), es.: tabelle di attività settimanale, mensile, trimestrale, annuale (lavoro sull’economia corporea complessiva).

Un principio che sintetizza questi concetti:

Principio 26 – Substrato energetico e autoregolazione

La performance umana e il raggiungimento delle potenzialità e benessere personale sono correlati ai seguenti punti:

  • allo stato di carica dei sottosistemi biologici individuali e del team;
  • alla capacità di identificare e correggere prassi, comportamenti, abitudini, stili di vita, che squilibrano l’organismo;
  • alla conquista di capacità di autoregolazione da parte dell’individuo stesso, interiorizzando tecniche e principi sani e validi con i quali la persona autoregola il proprio comportamento senza bisogno di controllo esterno;
  • alla capacità di elevare e mantenere elevati i sistemi energetici tramite un lifestyle training adeguato;
  • alla realizzazione di specifiche sessioni allenanti, progettate e ingegnerizzate per tipologia ed intensità, sia generali che per zona o variabile-target di lavoro.

 

Un progetto di lifecoaching ha proprio lo scopo di sostenere e armonizzare gli interventi specifici e gli interventi generali, entro un quadro di insieme.

Molte attività di rafforzamento dell’organismo, soprattutto sul piano muscolare, utilizzano il conditioning (strategie di adattamento e potenziamento). Le attività di conditioning (condizionamento, adattamento) si basano sul sovraccarico, e si prefiggono di accrescere le capacità dell’apparato biologico nel sostenere stress, sforzi e stimoli, incrementando le energie totali di una zona o più in generale dell’essere umano.

Nel training bioenergetico abbiamo quindi attività di conditioning generalizzato ed attività di conditioning localizzato, con specializzazione funzionale (es.: condizionamento per un distretto muscolare, condizionamento alla resistenza o condizionamento alla forza).

Un punto di destinazione essenziale, in ogni programma, rimane comunque la capacità di autoregolazione: aiutare la persona a trovare i propri equilibri, mantenerli, capire quando sta per commettere un errore prima che esso accada, essere guida di se stessi e non vittima di errori o dipendente dal continuo controllo esterno. La progressione verso l’autonomia ed indipendenza, è e rimane uno dei principi cardine cui ispirarsi.

_______

Copyright, estratto dal libro “Il Potenziale Umano

Le emozioni si leggono nel volto. Il caso di Mark Zuckerberg al Senato USA

Per quanti soldi tu abbia, per quanto potere tu abbia, il tuo volto non riesce a mentire. In questo articolo iniziamo un’analisi facciale computerizzata delle emozioni facciali espresse da Mark Zuckerberg, nella famosa “audizione” davanti alla commissione del Senato USA.

Si nota la prevalenza, anche se camuffata, delle emozioni prevalenti sorpresa, e rabbia. Come se Mark Zuckerberg si sentisse sorpreso di dover renderre conto alle autorità, e la rabbia del doverlo fare. Ma le regole valgono per tutti, anche per Mark Zuckerberg.

Di seguito alcune videate dell’analisi, che arricchirò strada facendo.

Esistono diversi modi per leggere un libro, e non tutti i libri sul coaching sono uguali

Da oltre 3 anni il testo “Il Potenziale Umano” è il bestseller su IBS (il punto di riferimento in Italia) per la Formazione Aziendale e coaching professionale. A volte va in seconda o terza posizione, poi inevitabilmente torna in prima. E non è certo un lbro del tipo “10 regole facili per….” Lo dico con orgoglio. E con molti lettori ho scambi e conversazioni utili interessanti, per le quali sono sempre disponibile, con piacere.

E con questo? Cosa cambia davvero? Cambia la qualità di chi lo legge, di come lo legge, e del perchè lo legge.

Si va dall’acquisto “per averlo” e poter dire “ce l’ho”, all’acquisto per leggerlo, sino all’acquisto per trarne vera conoscenza e veri stimoli di crescita personale. Ci sono poi altri utenti di queto libro che lo usano, giustamente, per applicare interventi di coaching, di formazione, di counseling, sia nelle aziende (risorse umane) che nello sport e e nella vita.

Devo mostrare, mi sento di doverlo fare, un esempio di un lettore, Caterina, che ha saputo fermarsi su un punto speciale del libro, dove si distingue un approccio al lavoro, qualsiasi lavoro, che può variare tra noia, apatia, e perfezionismo maniacale, per arrivare alla modalità ottimale di vedere il lavoro o l’allenamento, quello dell’eccellenza operativa. Una modalità in cui non ci facciamo troppe “seghe mentali” sul perfezionismo assoluto, ma siamo estremamente e sinceramente interessati, concentrati, focalizzati su quello che facciamo.

Questo è il modo con cui Caterina ha non solo letto, ma rielaborato, per se stessa e a suo beneficio, il testo. E sottolineo, per se stessa, per la sua conoscenza, per la sua utilità, non per un esame universitario.

Ci sono lettori di questo libro che lo applicano ogni singolo e santo giorno. E ci sono lettori “distratti e frettolosi” i questo libro che non sanno nemmeno quali siano le “6 celle del Potenziale Umano”, il modello essenziale su cui si articola tutto il lavoro di ricerca sulle energie umane qui presentato. Altri invece, lo hanno studiato, eccome, e fatto proprio, per lavorare su di sè con un modello avanzato e scientifico, lontanissimo dalle “promesse di facilità” dei vergognosi formatori e coach contemporanei, i figli di “Tony Robbins”, una persona che disapprovo completamente e che senza istruzione universitaria gioca a fare il guru con la vita degli altri.

E’ mia convinzione più ferma che un libro si giudica soprattutto dalla sua bibliografia, dalla ricerca che ha dietro, dalla serietà e scientificità, dal rigore dell’approccio, dalla facilità di lettura e comprensibilità.

Tra i lettori che ne traggono più beneficio ci sono certamente gli imprenditori, manager e atleti che seguo come coach e counselor, per i quali “Il Ptenziale Umano” diventa il libro di studio e di riferimento, e certamente ci sono gli allievi del nostro Master in Coaching e Counseling, in cui il modello e il libro vengono approfonditi, studiati, sperimentati in prima persona.

Posso solo augurare, a tutti, di leggere questo libro come una mappa per la propria crescita, e rileggerne i passaggi fondamentali, e contattarmi, se vorranno, per espormi domande o invece capolavori come quello di Caterina, che voglio mostrare (con il suo consenso già chiesto e acquisito) a tutti. Brava.

 

Il canto dell’acqua – The Song of Water 2 – 60 secondi di quiete

La natura regala momenti indimenticabili, se solo sappiamo fermarci, anche 60 secondi diventano ricchi di significato.

Ps. Se lo apprezzi, ISCRIVITI AL CANALE YOUTUBE GRAZIE!… Ecco il video 2, sul “Canto dell’acqua”, Ispirato al libro “Psicologia della Libertà” e al pensiero di Eckhart Tolle.

Materiale per ritagliarsi 60 secondi di natura, pace, silenzio interiore, ascoltando una cosa così semplice e pura come l’acqua. Un piccolo stacco, grandi risonanze.

Eckart Tolle ci invita a fare “micromeditazioni”. Esercizi di osservazione, ovunque siamo, e nella natura, ancora meglio. Avendo pratica di esercizi meditativi lunghi e a volte noiosi, ho trovato questo concetto davvero importante. Allenare la mente si può fare in ogni luogo, giorno, e situazione. Desidero condividere allora questo video, ASSUME SIGNIFICAO.

Esercizio speciale, trovare le differenze con gli altri “canti” (per ora, 5 in tutto che sto pubblicando con calma, ci vuole tempo!) raccolti nello stesso luogo a distanza di pochi minuti e pochi metri di distanza. Allenare la percezione, l’ascolto, è fondamentale.

Se ti va di seguirmi su Facebook, qui c’è la mia pagina pubblica

https://www.facebook.com/humanpotentialcoaching/

Scrivo molti libri, spero ne potrai leggere qualcuno. Qui vedi tutti i libri che ho scritto https://www.ibs.it/libri/autori/Daniele%20Trevisani

Per ogni tema che vedi nel libro tengo dei corsi di counseling in azienda su richiesta, coaching personalizzati, o presentazioni, in Italiano e in Inglese
Se ti fa piacere ti invito alla presentazione del prossimo libro – per riceverla puoi iscriverti alla mia rivista online gratuita http://eepurl.com/b727Pv

Ho appena messo alcuni nuovi video sul canale youtube http://www.youtube.com/c/dottDanieleTrevisani – se ti vorrai iscrivere, sei benvenuto

(ps. se cerchi Daniele Trevisani su google, vedrai tanti altri contenuti)
Un caro saluto Daniele.

La Tigre e il Monaco. Documentario su una vita diversa

Un documentario su un luogo particolare, un monastero Buddhista in Thailandia, dove la calma interiore dei monaci permette loro di convivere con le tigri, vivere con loro, in una comunicazione inter-specie che tutti pensano impossibile.

Desidero condividerlo per dimostrare che il lavoro su di sè produce effetti incredibili, e che un altro modo di vivere e relazionarsi alla natura e alle paure è possibile. Le scene in cui i Monaci meditano durante il temporale, di notte, sono di una potenza umana incredibile. La possibilità di rallentare la mente, di vivere le emozioni come gli occidentali non sanno fare.
La Tigre e il Monaco. Documentario sulla possibile realtà di una vita diversa.Se ti piace puoi:
1 – condividere idee nella discussione
2 – invitarvi colleghi e amici, condividerlo
3 – ricevere notizie aggiornate su nuovi video e articoli: la rivista online è gratuita http://eepurl.com/b727Pv
4 – vedere video gratuiti sul tema appena escono, iscrivendoti al canale youtube http://www.youtube.com/c/dottDanieleTrevisani
(ps. se cerchi Daniele Trevisani su google, vedrai tanti altri contenuti)

Portare la libertà in azienda

Portare la libertà in azienda significa liberare l’enorme potenziale, gigantesco, oggi soffocato da ruoli ristretti, visioni miopi ed egoismi.

Questa è la rivoluzione aziendale che ci aspetta, nello spirito di Leonardo da Vinci, Italiano che ci ricorda cosa possiamo fare se solo usciamo dai ranghi culturali delle visioni del mondo di Paesi che non ci appartengono.

Le aziende oggi riescono a sfruttare si e no il 5-10% di quanto una persona potrebbe fare e generare, se solo non dovesse combattere contro incomunicabilità, meccanismi tribali, soffocatori di idee, uffici del Personale che non fanno vero Sviluppo Risorse Umane e Formazione ma si limitano a gestire l’ordinario.

Delle 6 libertà di cui parliamo  in questo video, certamente in azienda tutte contano, ma soprattutto la libertà progettuale, e la libertà data dall’allargamento della sfera di conoscenze anche ad altri campi fuori dalla visione ristretta della propria poltrona, ufficio, e reparto, per capire veramente l’azienda come sistema e il contesto dove opera come un universo da conoscere.

Serve uno scatto di orgoglio, e di qualità del pensiero. Qui un primo trailer, ne seguiranno altri.

Per chi vuole approfondire…

cpertina psicologia della libertà di daniele trevisani edizioni mediterranee roma