In onore di Giordano Bruno, martire del libero pensiero

Anteprima dal libro in costruzione, di Daniele Trevisani. Estratto

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco[1]

Giordano Bruno (1548 – 1600), filosofo, scienziato e scrittore italiano[2]

Giordano Bruno fu incarcerato, giudicato eretico e quindi condannato al rogo dall’Inquisizione della Chiesa cattolica. Fu arso vivo a piazza Campo de’ Fiori nell’anno 1600. Bella fine per una persona che cercava la verità!

Giordano Bruno è considerato anche, in epoca più recente, come un e martire pietra miliare nella storia del libero pensiero, e nella fondazione delle scienze. Il suo pensiero andò persino oltre quello dell’allora recente visione Copernicana, proponendo che le stesse fossero soli distanti, circondati da propri pianeti, e che inoltre esistesse la possibilità che in questi pianeti esistesse vita.

Nemmeno al momento attuale la scienza ha preso piena coscienza di questa possibilità, arrivando solo ora ad ammettere (grazie a prove inconfutabili) l’esistenza di altri pianenti ma ancora non della vita.

Alcuni grandi saggi, prima ancora che la psicologia odierna, ce l’hanno indicato

Molte persone passano la vita a credere nelle credenze altrui, ad inseguire gli obiettivi sbagliati, alcuni se ne accorgono, altri no. Alcuni provano a vivere, altri si perdono. Ogni mente persa, ogni vita ingabbiata, è una grande opportunità sprecata.

Giordano Bruno è stato persino precursore della Fisica Quantistica, dichiarando:

Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.

Credeva in un vincolo universale di amore che tiene insieme le forze della natura, prefigurando molta della fisica contemporanea della sincronicità e dell’entanglement.

Vedremo quanto in futuro avrò avuto ragione. Esoterismo e magia sono le accuse rivolte ad un viaggiatore dell’intelletto che ha avuto la vera colpa di essere giudicato da assassini del pensiero, per avere sostenuto il rispetto dell’uomo, la forza delle idee, le arti del pensare.

[1] Citato in Conforto, Giuliana (2001), La futura scienza di Giordano Bruno e la nascita dell’uomo nuovo, Noesis e Macro Edizioni.

 

Quando un messaggio fa bene

Ho ricevuto molti ringraziamenti, a volte anche dopo molto tempo, per quello che ho cercato di fare. Altre volte nessuno mi ha ringraziato. Ma questa è una storia diversa. Un singolo messaggio. Uno dei più recenti, in Linkedin, e uno di quelli che mi ha lasciato il segno maggiormente, in positivo. Dopo 10 anni sapere che mentre facevi formazione hai lasciato qualcosa di indelebile nell’animo di qualcuno, un atteggiamento sul valore dell’impegno e della volontà di andare oltre la propria condizione, sulla possibilità stessa di farlo, di non darsi per vinti perchè si parte nell’ultima delle classi sociali di una classifica falsa… mi aiuta a capire che lo sforzo di seminare più di qualche nozione sterile, è utile, e quando ci riesci è veramente una grande soddisfazione.

Con il permesso della scrittrice, che mi autorizza a divulgarlo, lo faccio. E non solo perchè mi fa piacere, me ne fa tantissimo e non mi vergogno, ma vorrei lasciare un messaggio. Per chiunque si impegna in questo mondo marcio, una piccola prova del fatto che a volte impegnarsi serve, a volte le persone accolgono, rielaborano, fanno proprio un meta-messaggio sul valore di ciò che si fa e di come lo si fa. Non tutti, ma ne bastano pochi per fare la differenza. Grazie Angela, allieva in uno dei tantissimi corsi che ho tenuto, per avermi ricordato e concesso l’onore di avere “fatto la differenza” in una vita umana.

Angela F feedback

La responsabilità della diseducazione quotidiana e la finanza tossica

la diseducazione finanziaria quotidiana

E mi chiedo se tutti i Dipartimenti di Scienze della Comunicazione, invece di analizzare il violoncello del 500, iniziassero ad accusare sul serio, a lavorare sul reale, analizzare i messaggi quotidiani che arrivano ai ragazzi nei banner, sul web, nei videogiochi, e i loro effetti sociali?

La televisione era una cattiva maestra (Pasolini e Popper) – adesso lo è diventato il web?

(fonte wikipedia, in corsivo, per la prima parte)

Pier Paolo Pasolini aveva già intuito i cambiamenti sociali e culturali prodotti dalla massificazione televisiva. Iniziò ad accorgersi che tutti i giovani di borgata avevano iniziato a vestire, comportarsi, pensare in modo analogo. Se prima di allora per Pasolini si poteva distinguere un proletario da un borghese, oppure un comunista da un fascista, già agli inizi degli anni settanta non era più possibile: la società italiana si stava già omologando a macchia d’olio.

Pasolini chiamò questi fenomeni mutazione antropologica, prendendo a prestito il termine dalla biologia. In biologia la mutazione genetica è determinata prima dalla variazione e poi dalla fissazione. Nel caso della “mutazione antropologica” la variazione delle mode e dei desideri della collettività è decisa prima nei consigli d’amministrazione delle reti televisive nazionali e poi viene fissata nelle menti dei telespettatori tramite messaggi manipolatori subliminali e pubblicità.

Alcuni pensano che il più grave problema causato dalla televisione moderna sia la violenza che essa propina ai bambini. Karl Popper in “cattiva maestra televisione”, analizzando i contenuti dei programmi e gli effetti sugli spettatori televisivi, giunge alla conclusione che il piccolo schermo sia diventato ormai un potere incontrollato, capace di immettere nella società ingenti dosi di violenza. La televisione cambia radicalmente l’ambiente e dall’ambiente così brutalmente modificato i bambini traggono i modelli da imitare. Risultato: stiamo facendo crescere tanti piccoli criminali.

Dobbiamo fermare questo meccanismo prima che sia troppo tardi perché la televisione è peggiorata. Se non si agisce essa tende inesorabilmente a peggiorare per una sua legge interna, quella degli ascolti, che Popper formulava più famigliarmente come legge dell’« aggiunta di spezie » che servono a far mangiare cibi senza sapore che altrimenti nessuno vorrebbe. La televisione raggiunge una grande quantità di bambini, più di quelli che neppure la più affascinante maestra d’asilo riesce a vedere nell’arco di una vita. Conta più dell’asilo e della scuola materna;si trova a fare il mestiere della maestra, ma non lo sa e per questo è una cattiva maestra. I produttori di tv, fanno affari, cercano gli ascolti, lavorano per primeggiare nello spettacolo, vogliono più pubblicità, hanno come fine l’intrattenimento delle masse, e invece hanno messo su un gigantesco asilo d’infanzia, più importante, influente, seducente di tutti gli asili e le scuole del mondo

Questo per quanto riguarda la storia dei media

E adesso cosa sta facendo crescere il web? Attraverso piccole strisciette di pixel camuffate da banner, che messaggi emettono? Che effetto hanno i videogiochi dove impari ad uccidere e squartare e il sangue digitale che macchia gli schermi, è tutto bene così? E chi li fa ha una minima coscienza umana o i soldi non hanno odore?