Un timbro da farsi ogni giorno

…fai ciò che ti fa stare bene, coltiva il tuo corpo, il suo benessere, e il tuo spirito… perchè quanto leggi qui, è la cosa più vera che esista…, e ti riguarda2014-03-13-3246

  • fatti questo timbro mentalmente quando ti alzi
  • fallo prima di dormire, e tienlo sempre con te
  • rifattelo ogni volta che qualcuno cerca di sminuirti “gratuitamente” e senza un vero motivo

…sei una creatura unica, sfrutta il tuo potenziale per un fine nobile…

Daniele Trevisani

Il potere della Natura e l’Intelligenza Naturale

La Natura ha il potere di riportare le persone a contatto con la loro anima vera, con la loro identità più profonda, e con se stessi.

Quando poi un’esperienza nella natura e fatta assieme a qualcuno che decide di aprire i canali della percezione e dell’ascolto, assieme a te, avrai un momento di vita magico, unico, scoprirai che si può comunicare senza parlare e riempirsi il cuore senza comprare

Percepire le forze della natura, sentirle vivere, ed esserne parte, è una forma di intelligenza pura. (Daniele Trevisani)

DSCF0520

(C) Image by Daniele Trevisani

___________

Articolo Copyright, dal volume di Daniele Trevisani Self Power, Psicologia della Motivazione e delle Performance

Nel 1983, Howard Gardner in Frames of Mind: The Theory of Multiple Intelligences inserisce in letteratura il concetto delle intelligenze plurime o multiple, che includono – tra le altre – questioni fondamentali, come l’intelligenza interpersonale (capacità di relazionarsi, capire gli altri), e l’intelligenza intrapersonale (capacità di capire se stessi, entrare in contatto con i propri desideri, sentimenti, paure, stati d’animo).

Le intelligenze attivabili in ciascuno di noi secondo Gardner sono:

 

  • intelligenza logico-matematica: capacità di astrazione, pensiero logico, ragionamento, uso dei numeri, pensiero critico;
  • intelligenza linguistica: capacità nell’uso della parola e del linguaggio, leggere, scrivere, raccontare;
  • intelligenza visivospaziale: capacità di valutazione degli spazi e visualizzazione mentale;
  • intelligenza musicale e armonica: sensibilità per il suono, ritmo, toni e musica, per gli equilibri e le armonie;
  • intelligenza corporea-cinestesica: capacità di controllo del movimento, del corpo, della gestione di oggetti, dell’azione fisica;
  • intelligenza inter-personale: sensibilità agli stati d’animo, alle relazioni, alle interazioni umane:
  • intelligenza intra-personale: introspezione e auto-riflessione; comprensione dei propri punti di forza, debolezza, unicità, le proprie emozioni e sensazioni;
  • intelligenza naturalistica: interazione con l’ambiente, classificazione di oggetti e cose, ricettività ecologica;
  • intelligenza esistenziale: dimensione religiosa, spirituale, capacità di inserire se stessi e gli eventi in una cornice filosofica[1].

 

Arriviamo poi al concetto delle Intelligenze Fluide. La Fluid Intelligence[2] comprende il ragionare e risolvere nuovi problemi indipendentemente dalla conoscenza prima acquisita. I ricercatori studiano come i circuiti neurali si abituino – ma solo con allenamento e stimoli giusti – ad affrontare problemi nuovi, in una vita che cambia costantemente e sempre più in fretta.

La capacità di adottare una filosofia di vita migliore richiede il saper abbracciare non solo una dimensione, ma quante più possibile.

Un progetto di active learning consente di “chiamare all’opera” tutte le intelligenze di cui siamo dotati, mentre si apprende una specifica materia.

Attiva inoltre l’intelligenza emotiva, mentre l’apprendimento passivo la soffoca.

[1] Gardner, Howard (1983), Frames of Mind: The Theory of Multiple Intelligences, Basic Books, ISBN 0133306143

[2] Susanne M. Jaeggi, Martin Buschkuehl, John Jonides, and Walter J. Perrig (2008), Improving fluid intelligence with training on working memory, Proceedings of The National Academy of Sciences of the USA, vol. 105 no. 19

_______

Articolo Copyright, dal volume di Daniele Trevisani Self Power, Psicologia della Motivazione e delle Performance

Avere fede in se stessi

“Per raggiungere la verità è necessario liberarsi da tutte le dottrine, da tutte le strutture formali. La realizzazione della verità accade solo quando si è totalmente liberi. L’attaccamento è un segno di dipendenza; indica mancanza di fiducia in se stessi. La fede negli altri e non in se stessi è una forma di schiavitù” Osho

2010-12-16_154114bruce-lee-12014-06-15-4309

Articolo Copyright, dal volume di Daniele Trevisani Self Power, Psicologia della Motivazione e delle Performance

Credo che poche persone nel pianeta abbiano la fortuna di considerarsi esattamente e sempre come vorrebbero essere, o persone ideali.

La maggior parte delle persone sente di avere dei limiti, ma confonde questi limiti con un senso di impotenza. Il senso di impotenza può degenerare in senso di mancanza di controllo sulla vita, la percezione di non poter dirigere il proprio destino, e che – alla fine – tutto sia inutile.

Da questo deriva (come evidenzia la citazione di Aleksiuk) una larga parte delle psicopatologie. Infatti, la depressione ha molto a che fare con il senso di inutilità, impotenza di fronte agli eventi. L’ansia è un senso di inferiorità rispetto ad un evento specifico che ci aspetta ma per il quale non ci sentiamo davvero pronti (ansia localizzata) o persino generalizzata alle tante difficoltà del vivere in generale (ansia diffusa).

Contro tutto questo dobbiamo combattere. Ma chi può pretendere da una persona oggi che diventi una star? Chi può azzardarsi di chiedergli di prendere sette lauree e nel contempo far crescere quattro figli? Eppure il messaggio che arriva, sempre, e molto dalla pubblicità, è “così non vai bene”. Smetti di crederci, rifiutalo.

Migliorarsi è un dovere per se stessi e non per ascoltare pretese assurde. E soprattutto per il contributo agli altri che una persona migliore può dare.

Migliorarsi è fatica. Un saggio di François de La Rochefoucauld del 16° secolo, ha un titolo molto evocativo: La fatica di diventare migliori, e da questo esponiamo un breve passaggio[1]:

 

Se si fa tanto discutere contro le massime che mettono a nudo il cuore umano

è perché ciascuno teme di esservi messo a nudo.

 

François de La Rochefoucauld, La fatica di diventare migliori

 

Uno dei primi passaggi certamente faticosi è acquisire maggiore consapevolezza di quali sono le proprie vere condizioni, e magari scoprire che vi sono molte cose su cui lavorare. Questa scoperta può anche far male.

Considerarsi arrivati in termini di sviluppo personale significa arrestare una ricerca.

[1]François VI, duca di La Rochefoucauld, principe di Marcillac (1613 – 1680), scrittore francese. Fonte: http://it.wikiquote.org/wiki/Francois_de_la_Rochefoucauld

Articolo Copyright, dal volume di Daniele Trevisani Self Power, Psicologia della Motivazione e delle Performance

 

 

La mente emozionale come muscolo

mental-and-emotional-health2010-12-16_154114emotions-human-body

Copyright a cura di: Dott. Daniele Trevisani – Senior Trainer, Coach, Ricercatore http://www.studiotrevisani.it

__________

Se è vero che allenare il braccio sinistro e tenere bloccato quello destro provoca un potenziamento del sinistro e un sottosviluppo del destro (e viceversa), funziona così anche per la struttura della mente?

 

Questo tema sviluppato dal ricercatore e formatore italiano Daniele Trevisani, esperto in psicologia della formazione, è esposto nel recente volume “Il Potenziale Umano” edito da Franco Angeli, da cui ricaviamo una rielaborazione.

 

Per una nuova Psicologia del Coaching, serve una connessione forte con le neuroscienze da abbinarsi ad un recupero della psicologia umanistica.

 

Ogni istante viviamo specifiche Sensation Windows, finestre di sensazioni emotive, concetto sviluppato da Daniele Trevisani, e queste colpiscono una parte specifica della mente a seconda della loro natura e grado di potenza.

 

Le neuroscienze insegnano che il cervello risponde agli stimoli con meccanismi molto simili a quelli dei muscoli: le aree usate frequentemente lavorano, si rafforzano, si “irrobustiscono”, si potenziano; le aree inutilizzate diminuiscono di tono e volume sino a divenire quasi inesistenti (chi ha avuto lunghe ingessature si è potuto rendere conto direttamente di quanto il non-utilizzo produca riduzione del volume della zona ingessata).

 

Lo stesso meccanismo accade nella mente. Una sequenza di momenti positivi e sensation windows positive (SW) allena e tiene attiva la corteccia prefrontale sinistra, la cui attività si correla a emozioni positive (gioia, capacità di cogliere le positività, sensazioni, energia, coscienza). La corteccia prefrontale sinistra ha la capacità di elaborare le emozioni positive. Più ne elabora più si potenzia. Più si potenzia, più è in grado di elaborarne. Si crea un circolo virtuoso. La persona diventa sempre più brava nel cogliere gli elementi positivi e ottimistici nella realtà che lo circonda.

 

Al contrario, una sequenza di SW negative allena la corteccia prefrontale destra, maggiormente specializzata nel cogliere emozioni negative. Più ne elabora più si potenzia. Più si potenzia, più è in grado di elaborarne. Si crea un circolo negativo per cui la persona diventa sempre più brava nel cogliere gli elementi negativi e pessimistici nella realtà che lo circonda.

_____

Copyright a cura di: Dott. Daniele Trevisani – Senior Trainer, Coach, Ricercatore http://www.studiotrevisani.it

L’articolo contiene primariamente estratti dal volume “Il Potenziale Umano” (Franco Angeli editore) di Daniele Trevisani. Una scheda completa del volume è disponibile sul sito dell’editore al link http://www.francoangeli.it/ricerca/Scheda_libro.aspx?ID=16275

Chi portate a parlare in azienda?

… domanda che sembra banale… ma al minuto 3.13 vedete la prova che mancava: l’uso di testimonial influenza le aziende. Qui Hitler parla ai lavoratori della Siemens, vorrei ricordarlo a chi ora porta persone in azienda a parlare, chiedetevi che gente portate in casa, casomai ce ne fosse bisogno, chiedetevi che messaggio formativo portano,  e cosa stanno seminando…