Libri sulla negoziazione

“L’arte del negoziato”, di Fisher Roger, Ury William,Patton Bruce, Corbaccio, 2005

Espone il metodo della “negoziazione basata suiprincipi”, utile per la riduzione del conflitto. -secondo gli autori, le regole principali sono: 1)separare le persone dai problemi; 2) focalizzarsisugli interessi, non sulle posizioni; 3) generareopzioni di soluzione di mutuo beneficio; e 4)ricercare criteri oggettivi di valutazione.
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“Negoziazione Interculturale”, di Trevisani Daniele. FrancoAngeli Editore, 2005

Esamina la negoziazione umana come incontro/scontro da culture diverse, e quindi anche tra culture professionali e personalità diverse (es, imprenditore vs manager, buyer vs. venditore, amministrativo vs creativo, introverso vs estroverso, e altre micro-culture e stati umani), così come tra diversità culturali nazionali e internazionali. Viene esaminato cosa accade nell’incontro tra diverse modalità di comunicazione, con implicazioni per la comunicazione interpersonale,la comunicazione nei gruppi, le trattative aziendali.Basato sulla ricerca in psicologia della comunicazione
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(autori vari) “Potere, influenza, persuasione” Etas  (collana Harvard Business essentials), 2006
Esamina diversi aspetti tramite i quali i soggettiacquistano potere e possono aumentare il grado diinfluenza nelle trattative
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(autori vari) “La Negoziazione”,

Etas  (collana Harvard Business Essentials),

Manuale di negoziazione

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Esperienze percettive in Nova Coop

Autori: Giorgio Agosto (Dirigente vendite canale supermercati Nova Coop), Matteo Canato (Capo servizio formazione canale supermercati Nova Coop), Maura Sammartino (Capo servizio formazione canale ipermercati Nova Coop)

Se consideriamo gli incontri di Consumattore come un laboratorio di ricerca, l’apprendimento rappresenta uno degli obiettivi principali, ma la vera ambizione è la trasferibilità dei concetti e delle idee sviluppate nella realtà lavorativa quotidiana delle nostre Cooperative.
L’obiettivo finale è lo sviluppo del business con il coinvolgimento della linea, dove l’idea creativa e vincente può fare la differenza.
Dal laboratorio sperimentale di Scuola Coop abbiamo deciso, coinvolgendo i colleghi della formazione del canale supermercati, di proporre un intervento formativo sulle tematiche del marketing percettivo a tutti i capi negozio della rete vendita Nova Coop.
Per darvi solo alcuni elementi di contesto sul progetto: nella nostra Cooperativa è da circa due anni che si sta lavorando sul tema dello standard di servizio. I capi negozio e dei capi reparto dei punti vendita sono stati coinvolti responsabilizzandoli sulle aree di pertinenza nel monitoraggio dei fattori chiave di presentazione del negozio.
I parametri, che definiscono i fattori chiave, vengono verificati e annotati su check-list, create dalla Direzione Commerciale di canale, che vengono poi imputate su un programma di elaborazione, fatto ad hoc, per produrre grafici e tabelle evidenzianti i reparti, o alcuni aspetti dei reparti, che hanno presentato delle criticità nel corso di un periodo di tempo definito.
Come potete immaginare, questo tipo di rilevazioni che ha l’obiettivo di una presentazione impeccabile dei punti vendita è influenzato ancora dallo sguardo tecnicistico e professionale di “noi addetti ai lavori” e tenta solo in parte di fare quel salto nella testa del cliente; quello spostamento che farebbe vedere i nostri punti vendita con gli occhi del socio cliente e ci permetterebbe di avere sempre di più un ruolo di leader (“Anticipare le anticipazioni dell’altro”. G. Kelly, 1955) nei confronti di chi ci sceglie per fare la spesa.
Lo sviluppo della sensibilità nel prevedere le reazioni di un cliente che entra in un nostro negozio, e quindi la capacità di allestire una vera e propria esperienza sensoriale del momento spesa, è stato lo sfidante obiettivo che ci siamo posti.
Ingredienti fondamentali per la riuscita del progetto: un gruppo di capi negozio disponibile a mettersi in gioco e ad accogliere nuovi stimoli, un gruppo di progetto e di tutoraggio flessibile e dinamico e Daniele Trevisani come facilitatore esperto e coinvolgente per accompagnarci e guidarci nel processo.
Suddivisi in due gruppi, tutti i quarantotto capi negozio con gli assistenti di settore sono stati coinvolti in un percorso formativo della durata di tre giorni.
Trevisani ha presentato in modo stimolante ed interattivo alcuni dei contenuti di marketing percettivo, metodologia di marketing finalizzata allo sviluppo di una percezione positiva nel cliente, focalizzata sul prodotto, sull’ambiente di acquisto e sulle sensazioni che il contatto con l’azienda e con i prodotti suscitano nel cliente.
Anche se questa materia può all’apparenza sembrare astratta e concettuale, è stata in realtà presentata valorizzando e rinforzando quella che è l’esperienza quotidiana di chi opera a contatto con l’area vendita; sono state presentate fotografie di nostri allestimenti ed è stata avviata un’analisi critica per individuare quali potessero essere gli elementi ancora migliorabili.
Uno dei momenti importanti di questo incontro formativo è stata l’uscita dei gruppi in modalità “ghost customer”: i capi negozio hanno scelto negozi della concorrenza, non solo appartenenti alla grande distribuzione, per simulare un acquisto e confrontarsi successivamente sulla loro esperienza personale secondo una griglia ed i criteri scelti e condivisi in aula, razionalizzando i numerosi spunti emersi.
Messaggio importante di questo intervento è stato il significato di “immergersi nell’esperienza”; oltre a presidiare gli aspetti tecnici dell’attività lavorativa l’esperimento proposto è stato quello di provare a “sentire, vedere e toccare” quello che potrebbe provare il cliente nell’entrare nei nostri negozi e cercare di preparare un ambiente che massimizzi il piacere dell’esperienza di acquisto, cercando di sfruttare al meglio le risorse disponibili.
Dopo aver stimolato la creatività dei partecipanti è stato lanciato il compito ai capi negozio di allestire delle isole esperienziali legate alla Pasqua con l’obiettivo di confrontare le esperienze in una giornata di follow –up successivo in un’ottica di miglioramento continuo.
La risposta all’iniziativa è stata positiva, tanto che sono state dedicate due pagine intere del nostro giornalino aziendale per presentare alcuni dei lavori allestiti e ha indotto noi a scrivere questo resoconto.
Che la creatività sia contagiosa?…beh questo potrebbe essere l’oggetto di una nuova ricerca che volevamo condividere con voi!

Vi invitiamo a vedere alcuni immagini delle giorante formative e degli allestimenti attraverso il video realizzato da Daniele Trevisani. http://www.youtube.com/watch?v=IEZS_ILbPC4

Capire il senso del termine Dao Shi

Per capire il senso del Dao Shi occorre prima visionare questa tabella:

Termini Ideogrammi Ping Yin Significati
comunicazione 沟通 Gou Tong

capirsi bene tra le parti
comunicazione 传播 Chuan Bo

farsi capire e diffondere le proprie idee
trainer 训练员 Xun Lian Yuan

chi aiuta a fare esercizi
coach 培训 Pei Xun

una guida della crescita che cura sia aspetto dell’abilità che la motivazione
maestro – mentor 导师 Dao Shi

guida spirituale – chi illumina la via – chi ti assiste nella crescita (es: mentore di studio, guida religiosa, maestro)

Il senso del Dao Shi consiste nella capacità di andare oltre l’insegnamento di tecniche (riservato ai livelli precedenti) e aiutare la crescita dell’allievo, facilitare la sua scalata o ascesa dai livelli iniziali ai livelli superiori. I livelli possono essere da praticante ad assistente, da assistente a coach, da coach ad allenatore, senior coach e poi maestro, non importa davvero quale sia l’etichetta che usiamo, o in qualsiasi altra modalità si vogliano diversificare questi diversi ruoli di insegnamento.

L’importante è concentrarsi sulla crescita.

Per farlo occorre praticare una forma di comunicazione molto forte e concentrata su:

comunicazione interna (in ogni singola sessione, trasmettere qualcosa di più di semplici tecniche)

comunicazione e relazione esterna: assimilare concetti e conoscenze da altre arti e discipline, sia marziali che psicologiche che culturali, con lo spirito di apprendimento continuo e la massima apertura mentale possibile

Questo è Dao Shi.

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Dr. Daniele Trevisani

Un anno di sacrificio ma l’impegno premia. Avanti così…

Riprendo il comunicato che non lascia spazio a dubbi su quello che stiamo facendo e come lo stiamo facendo. Il testo è tratto dall’articolo originale – http://www.estense.com/la-fighters-team-impera-a-roma-053660.html

La Fighters Team impera a Roma

Sei vincitori ai Campionati Nazionali Assoluti

E’ stato un anno veramente difficile per la Fighters Team, decimata da  parecchi infortuni, primo tra tutti Dario Mezzogori campione in carica nei -70 kg che rappresenta solo una delle tante promesse che avevano cominciato fiduciose il campionato nazionale con la tappa di Molinella (Bo) ma poi non lo hanno potuto portare a termine.
Più di dieci le tappe svoltesi, con circa 2mila atleti agonisti iscritti, provenienti da tutta Italia, una selezione pesantissima che ha inevitabilmente limitato altri atleti ferraresi, come ad esempio Sergio De Marchi pluricampione juniores che, a causa di impegni scolastici, non ha potuto partecipare a tutte le tappe necessarie per la qualificazione. Oltre a queste problematiche, quella più generale riguardante la crisi economica, molto sentita in uno sport che già di suo non gode di contributi e lascia tutte le spese a carico degli atleti.
Ma nonostante tutto ancora una volta la Fighters Team è riuscita a emergere, tornando al top con una trasferta di più di dieci combattenti, seguiti da  altrettanti accompagnatori tra coach e collaboratori, una spedizione vincente che ha assegnato la medaglia d’oro e la relativa selezione nazionale azzurra a Niki Riccardi, Marco Mormando, Lorenzo Di Goro, Zucco Cristiano, Elena Montorro e la medaglia di bronzo al Maestro Mennani Abdelilah e a Tkial Tohami. Degna di nota anche la prestazione di Ferrari Nicola.
Grande soddisfazione per i coach Thomas Civolani, Alfonso De Vito e Andrea Forlani, seguiti dai Maestri Paolo Gherardi e Daniele Trevisani. Una chiusura di stagione trionfante che vedrà il primo stage-allenamento in preparazione ai prossimi campionati mondiali di Spagna, già sabato 29 maggio al Kleb sport city.
Secondo importante appuntamento, il Memorial Giorgio Branchini, che si terrà il 19 giugno al Bagno La Rotonda di Lido delle Nazioni.
La giornata sarà dedicata come ogni anno al Maestro dei Maestri con la premiazione di tutti gli atleti locali che hanno partecipato al campionato nazionale,  come Giulia Carino, seconda nei -50 kg light contact.

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Ps…

Breve commento: Io ero a Roma solo con lo spirito ma con il corpo a Ferrara. Ma sapendo che Alfonso era là e che Andrea lo aiutava, non avevo dubbi sul fatto che i ragazzi fossero in buone mani. So di avere dato un contributo alla preparazione di tutti ma so anche che puoi seminare i semi migliori nel terreno arido e non crescerà niente. I risultati arrivano invece quando preparazione e impegno si trovano negli atleti che hanno voglia di migliorare sempre, così come è stato.

Daniele Trevisani

…..a proposito di vending machine

E’ oramai passato un anno dall’istallazione della prima ed unica vending machine in Trentino Alto Adige ( almeno di quella tipologia e con quel tipo di servizio).

Quella voluta da Sait per il proprio punto vendita del centro città ha queste caratteristiche: circa 90 prodotti proposti in assortimento metà dei quali appartenenti alla categoria freschi e freschissimi. Funziona solo con contante, è attiva 24 ore su 24 (anche a negozio aperto) e presenta un trend costante di vendita. L’obiettivo che ci siamo prefissati è stato quello di dare al consumatore una scelta base di beni di prima necessità.

A tal proposito vorrei sottoporre alcune domande come spunti di riflessione e discussione:

  • Il tipo di localizzazione è fondamentale per il suo successo? E se fosse di inserirla in un contesto di paese o zona privo di servizi primari, avrebbe pari riscontro?
  • Chi la usa?
  • Quando la usa?
  • Cosa compra?
  • Che peso ha averla posizionata sulla vetrina di un negozio ad insegna Coop?
  • Essere innovativi….paga?
  • E’ comodo e facile l’acquisto?
  • Quali forme di promozione del servizio utilizzare?
  • Acquistando dal distributore non si ha l’obbligo di entrare nel punto vendita: perdo un cliente potenziale o ne raggiungo uno che altrimenti perderei?
  • Il disservizio legato a rotture/inceppamenti del distributore ed alle rotture di stock quanto impatta sull’immagine del punto vendita e dell’insegna?
  • Che tipo di interpretazione dare al fatto che la concorrenza non si sia ancora adeguata?

Se vi sembra un argomento interessante lasciate i vostri commenti e le vostre curiosità. Al prossimo nostro incontro, se lo riterrete opportuno, potremo discuterne insieme con anche l’ausilio dei dati di vendita in mio possesso ( suggerimenti sulla tipologia dei dati utili sono graditi).

Autore: Lorenzo Pisoni